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Dal 18 al 20 Febbraio si è tenuto a Milano il primo congresso organizzato da Waidid, associazione mondiale per lo studio delle infezioni e dei disordini immunologici. I temi del convegno ponevano l’attenzione sul paziente pneumologico o con patologia reumatica per un approccio multidisciplinare al problema delle infezioni e dell’utilizzo dei vaccini.

Si sono confrontati specialisti provenienti da tutto il mondo, tra i relatori era presente il prof. Alberto Martini. Una sessione del convegno è stata aperta alle associazioni e Amri ha potuto partecipare grazie all’invito della prof.ssa Esposito presidente e organizzatrice dell’evento. I relatori sono stati la dott.ssa Edwards (Usa), il dott. O’Ryan (Cile), la dott.ssa Flanagan (Australia), la dott.ssa Pilo (Italia) e prof.ssa Esposito (Italia).

Il tema trattato nella sessione era la vaccinazione nelle malattie croniche, si è discusso sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini nei bambini immunocompromessi. Esistono due differenze sostanziali nei vaccini: inattivi (es. contro l’influenza e l’epatite B) o attivi (es.trivalente: morbillo – rosolia – varicella). I vaccini inattivi non sono una minaccia per i pazienti immunocompromessi (anche per i bambini in trattamento con i farmaci biologici) che per altro sono anche più difficili da immunizzare.

Se non vacciniamo gli immunocompromessi ad esempio con il vaccino anti influenzale abbiamo un aumento dei rischi di complicanze e di mortalità conseguenti all’infezione. Per le difficoltà legate all’immunizzazione sono in corso studi per l’utilizzo di adiuvanti o agenti più potenti che aumentano l’efficacia del vaccino anti influenzale.

Questi adiuvanti non hanno generato eventi avversi e hanno migliorato la copertura vaccinale in questi pazienti più difficili da immunizzare e più fragili dei soggetti sani. La strategia è comunque quella di fare campagne di divulgazione sull’importanza dei vaccini. Vaccinare chi vive vicino ai pazienti immunocompromessi (fratelli, genitori, nonni………) aumenta la loro protezione. I vaccini attivi invece sono ancora sconsigliati, associarli ai farmaci biologici può diventare pericoloso.

Si consiglia di far vaccinare i bambini prima di iniziare tali terapie. I Fans e il Methotrexate non comportano rischi, mentre gli steroidi, se assunti in alti dosaggi, sono da considerarsi a rischio. Di conseguenza sarà fondamentale il confronto tra lo specialista e il pediatra di base per definire il percorso vaccinale del bambino in piena sinergia con la famiglia. In conclusione ringraziamo il comitato organizzatore per aver avuto attenzione per le associazioni, la prof.ssa Esposito ha ricordato che il confronto con le famiglie dei bambini ammalati è sempre occasione importante per i professionisti per poter raccogliere dati fondamentali per la ricerca.

Gabriella (una mamma)